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OK Informativa estesa cookieIn casa Cus Trieste, il volley maschile si sta preparando a quella che “potrebbe” essere la data fatidica: dopo le ultime delibere Fipav, infatti, l’inizio del campionato di Serie B è stato fissato per il weekend del 23 e 24 gennaio 2021.
I gialloblù di coach Toneguzzo, nel frattempo, stanno continuando ad allenarsi in quel di Monte Cengio: fra sessioni di palla e allenamenti fisici, capitan Gnani e soci si preparano al meglio per questo 2020/2021 che sembra non poter iniziare mai.
E chi meglio di coach Francesco Toneguzzo per riassumere il momento del Cus Trieste? “Stiamo incontrando delle difficoltà generali nella gestione degli allenamenti e nel fatto di potersi allenare assieme, ma questo è un problema che riguarda un pò tutti. In questo periodo, molti giocatori sono rientrati a casa per le vacanze dato che abbiamo diversi universitari: nonostante queste defezioni, stiamo cercando ugualmente di farci trovare il più possibile pronti per la data del 23, continuando a lavorare e facendo il massimo per arrivare al cento per cento per quella data”.
Un weekend, però, che potrebbe non voler dire inizio di campionato anche alla luce della situazione generale della pandemia: “Cerco di essere abbastanza realista; la nostra non è una lega professionistica, con tutte le conseguenze del caso e soprattutto senza i controlli dei campionati superiori. La principale preoccupazione, quindi, è quella di cercare di gestire la situazione nel miglior modo possibile ma non è affatto semplice avere a che fare con continui stop e riprese, specialmente per chi non lo fa come lavoro”.
Proprio il fatto dei rinvii è un aspetto che coach Toneguzzo sottolinea: “Avere possibili sospensioni e fissare nuove date per i recuperi è un qualcosa che risulterà problematico, perché lo stiamo vedendo anche nelle leghe professionistiche, implica poi il dover giocare ogni tre giorni. Chiaramente, avendo moltissimi universitari o lavoratori, per una squadra di Serie B è complicato gestire questi ritmi: speriamo che ci sia una scelta di buon senso e che si prenda la decisione migliore per tutti, a salvaguardia del lavoro che si sta facendo perchè, a mio modo di vedere, la salute nostra e quella dei nostri cari viene prima di tutto. Con questi vaccini, ci si augura che a fine primavera/inizio estate si crei una situazione differente per iniziare alla grande l’annata 2021/2022: questo è il mio pensiero, poi chiaramente in base alle decisioni della Federazione ci adegueremo di conseguenza e cercheremo di gestire la situazione nella maniera migliore possibile”.
Sulle aspettative per questo 2020/2021, quindi, non è nemmeno facile fare delle previsioni, come conferma il tecnico gialloblù: “L’aspetto psicologico indice molto: è dura avere continui stop, come dicevo prima. Proprio per questo non posso dire di aspettarmi qualcosa, non per mettere le mani avanti, ma ritengo sia una situazione che coinvolge tutti. Io vedo alcuni atleti che ho allenato in passato, che attualmente militano in A1 o A3, che con le rispettive squadre stanno avendo degli stop: già loro, che hanno controlli continui, incontrano queste problematiche. Noi, per motivi di budget, non possiamo avere determinati ritmi di controllo e questa è un’altra cosa da tenere bene a mente”.