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Vecellio, il "globetrotter" del volley

Un “globetrotter”, così lo si potrebbe definire data la sua esperienza internazionale, in giro non solo per l’Italia ma proprio attorno al mondo. Marco Vecellio, un altro dei “colpi” del Cus Trieste di Serie B, è un giocatore di 195 centimetri che ricopre il ruolo di schiacciatore e che, a 25 anni torna da quello che lui stesso definisce “il primo amore” (in senso sportivo, ovviamente), cioè il Cus Trieste. 

 

“Dopo i primi due anni di università a Trieste, mi sono trasferito in Francia per laurearmi in Economia e Finanza Internazionale. Lì ho giocato sia nel campionato Nationale2 che nella selezione dell’Università di Marsiglia, con cui abbiamo affrontato i campionati inter-universitari europei, dove siamo arrivati quarti. Un’esperienza che poi mi ha permesso di partecipare alle selezioni per i college americani: approdo a Charlotte, dove gioco in NCAA e nel contempo prendo un master in Business Administration. Da lì, ho deciso di fare un’esperienza da professionista in A2 italiana, a Lagonegro, ed infine sono tornato a casa”. 

 

La parentesi negli Stati Uniti ha certamente significato molto per Vecellio, anche a fronte di un tipo di gioco e stile di vita molto differente: “Esatto - continua lo schiacciatore triestino -, vivere la pallavolo da europeo, in America, è una questione completamente differente. C’è molta più fisicità, i dettagli sono molto curati e si lavora parecchio a livello di pesistica, con un livello di preparazione molto alto. Poi, chiaramente, la vita del giocatore NCAA è quasi come quella di un professionista: la pallavolo collegiale è il livello più alto che hanno in America, non essendoci un campionato professionistico e poi ci sono le questioni logistiche, con spostamenti in aereo o in autobus, momenti nei quali riesci comunque a studiare ed a fare gruppo”. 

 

Alla fine, il rientro a Trieste e la scelta del Cus: “Un pò per ricongiungermi con gli affetti, un pò per lavoro, torno al Cus con grandissima fiducia nel gruppo che abbiamo costruito. Fin da subito si è visto che ci sono qualità, che chiaramente sono da affinare e raffinare, contando oltretutto che due anni fa la società era in Serie D. Secondo me quest’anno potremo toglierci tante soddisfazioni, soprattutto per l’impatto delle partite in casa: saremo l’unico team di Serie B della regione, per cui speriamo di avere un buon seguito”. 

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