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Guerrino Bernardis – Sep 07, 2020; 3:47pm
Facciamo una bella incursione nel mondo delle “minors” del basket cittadino per parlare del Cus Trieste, formazione che dominava il suo campionato di serie D fino al momento della sospensione per l’emergenza sanitaria, con un record di undici vittorie negli altrettanti incontri del girone d’andata. La squadra, in considerazione della classifica della stagione non conclusa, è stata ammessa alla categoria superiore. Ne parliamo con l’allenatore Gianluca Pozzecco.
Allora, quest'anno è un'annata particolare per te e Dante diceva “Nel mezzo del cammin di nostra vita…” : ti senti davvero nel mezzo del cammino?“Dopo quarant’anni di basket giocato – dice Gianluca Pozzecco – se sono nel mezzo, sarebbe bello, perché vorrebbe dire arrivare ai novanta… In realtà, ho cinquant’anni, adesso va di moda cominciare ad allenare molto prima, mentre io ho cominciato tardi. Vedremo, a me piace, è una cosa bella, ho trovato, l’anno scorso un bellissimo gruppo: peccato che, per quello che sappiamo tutti, si è interrotta una bella cavalcata. Adesso vediamo… Quest'anno abbiamo avuto la fortuna che essendo primi in classifica al momento della sospensione, ci hanno permesso di iscriverci al campionato superiore. A Trieste abbiamo perso due squadre, Bor e Breg, che non fanno più la Serie C, quindi siamo rimasti in categoria noi e la Servolana e quindi, diciamo, siamo a rappresentare un po' le “minors” perché, in realtà, dopo di noi c’è solo lo Jadran e più su la Pallacanestro Trieste.”
Parliamo del Cus e facciamo un passo indietro: lo scorso settembre basta giocare, diventi allenatore…
“Per uno che ha cominciato a giocare a sei anni – dice ridacchiando Pozzecco - in realtà non credo che smetterò mai di giocare a basket… Per dire: stasera facciamo un allenamento facoltativo, e spero che saremo in nove: io la roba me la porto, così gioco... In realtà, non è così: in realtà a me piace sempre giocare, ho continuato a giocare nel torneo Uisp ed è sempre bello scendere in campo coi pantaloncini e le scarpe da ginnastica. E’ logico, però, che le due cose sono difficilmente coniugabili: alla fine, se fai l'allenatore, devi fare una scelta e devi fare quello.”
Scelta fatta, è arrivato il record di 11 vittorie su 11 partite…
“Il Cus aveva un record precedente – ricorda Pozzecco - di nove vittorie nelle prime nove di campionato: era una cosa molto sentita, perché i ragazzi erano molto tesi, vedevi che proprio ci tenevano a superare il limite e sono arrivati gli undici successi nell’andata del campionato: poi abbiamo perso in maniera stupida la prima del ritorno, ma ci stava anche. Nell'arco di una stagione ci stanno gli alti e bassi, abbiamo fatto molto di più di quello che si pensava e, alla fine, abbiamo fatto 17 su 18, se non sbaglio, con otto punti di vantaggio sulla seconda. Credo che ci siamo guadagnati la serie C.”
Peccato poi l’interruzione…
“Senza l’interruzione – sottolinea il tecnico – penso che saremmo stati promossi sul campo e ci avrebbe fatto anche molto bene perché eravamo nella fase di miglioramento, e i ragazzi avrebbero finito lo sviluppo. Devo dire che in realtà sono stati bravissimi perché, durante l’emergenza sanitaria, non si sono mai fermati. C'è chi ha perso dei chili per poter giocare più su, chi ha cominciato andare in palestra… Li vedo molto, molto convinti: infatti, abbiamo cercato di confermare il più possibile il gruppo dell'anno scorso che è stato fantastico. Sono tutti ragazzi in gamba, prima di tutto, prima di essere i giocatori e abbiamo cercato di metter dentro le pedine giuste. Purtroppo a Trieste c'è una carenza di lunghi totale…”
Il tuo 1,97 servirebbe…
“No – ride Gianluca – ho solo 1.90… No, in realtà c’è purtroppo una cultura dello sport che porta i giovani a dirti: “sai, devo studiare e quindi non riesco ad allenarmi”. Boh, dovrebbe essere un piacere: studio tutto il giorno e poi corono la giornata andando a fare allenamento, a sfogarmi. Così era una volta… Adesso mi sembra che non riescano a fare due cose contemporaneamente…”
Prima esperienza da allenatore, record, promozione: c’è un segreto?
“Ne parlavo con mio fratello Gianmarco – racconta Pozzecco - in realtà non c’è nessun segreto. Quest’estate Gianmarco ha partecipato ad un sacco di “webinar” e alla fine tutti gli chiedevano quale fosse il suo segreto. Non ce ne sono. Sono convinto che, in realtà, c’è una grande differenza tra un allenatore che non ha mai giocato ed uno che lo ha fatto. Non per questo, l’ex giocatore sarà migliore dell’altro. Però, secondo me, l’allenatore che ha giocato o fa molto bene o fa molto male nel senso che non ci sono vie di mezzo. Ci sono molti giocatori, anche famosi, che hanno provato a fare gli allenatori e non ci sono riusciti. La prima cosa su cui punto è il gruppo perchè posso portare la mia esperienza proprio perchè ho fatto parte del gruppo fino all'altro ieri e quindi so cosa è meglio e cosa è peggio per il gruppo. E poi, diciamo che una delle cose fondamentali è il fatto che con me c’è Zovatto che ha 40 anni di esperienza in panchina. Secondo me quella è una cosa che dovrebbero provare tutti: avere la fortuna di un Zovatto che viene con te in panchina a farti da secondo. Certo, non è così semplice. Mi ricordo Boniciolli che si era portato “paron” Zorzi in panchina. E’ una cosa fondamentale: devi essere abbastanza umile e appoggiarti all’esperienza di un altro che ne ha molta di più.”
Cosa proporrai ai tuoi ragazzi per la prossima stagione? Cosa pensi si aspettino da te?“Il prossimo campionato – afferma Gianluca – è veramente un’incognita. Primo perché molte società sono sparite, ma non solo al nostro livello, anche più in alto, e di conseguenza è possibile che livello sia molto più alto perché, diciamo, i soldi sono pochi e magari uno che giocava a livelli più alti ha deciso di tornare a casa e quindi magari i giocatori che giocavano in Serie B adesso giocheranno nella nostra serie C. Quindi il livello sarà un po' l'incognita. Da quello che vediamo in giro, molte squadre saranno ben attrezzate. Cosa si aspettano i ragazzi da me? Penso si aspettino che quando avranno un problema, possano girarsi verso la panchina che glielo risolverà. Questo è quello che l’allenatore deve fare: dare una certa sicurezza. Non è facile, non è facile anche perché, in realtà, siamo gruppo giovane visto che, comunque, al Cus abbiamo delle regole che prediligono gli universitari e, di conseguenza, sono tutti ragazzi giovani. Vediamo, io non metto limiti alla provvidenza, vediamo: hanno voglia di lavorare, io e “Roger” Zovatto siamo entusiasti e, alla fine, conta anche quello. Conta l’entusiasmo, quello che tante volte ti fa vincere la partita, insomma, ma è chiaro che non ti fa vincere i campionati. Però, magari nel corso dell'anno miglioreremo, abbiamo aggiunto dei ragazzi che si sono rivelati super fino adesso; poi, non si sa nemmeno quando si comincia, di conseguenza è troppo presto per fare delle previsioni e soprattutto, siamo in quel momento in cui non si sa proprio niente.”
A cominciare dal problema delle palestre che è enorme…”
“Adesso – ribadisce Pozzecco – puoi allenarti anche all' aperto, tra un mese no. Adesso ci troviamo andiamo sui campetti all’aperto. Appena comincerà a piovere, appena farà un po' più freddo, cosa fai? Se non hai la palestra, il nostro movimento è fiinito, ma non solo il nostro, qualsiasi altro sport.”
Aspettiamo il campionato, aspettiamo il divertimento. L’ultima cosa: ma come ha fatto mamma Laura a sopportare tre maschi che parlavano sempre e solo di basket?
“Anche lei – conclude con una risata Gianluca – ha finito per parlare solo di basket…”
Il giocatore ex Fagagna torna nella sua città natale e vestirà una maglia già indossata per due stagioni e mezzo.
Un gradito ritorno, in casa IS Copy Cus Trieste: la formazione universitaria, in vista della stagione 2020/2021, saluta infatti il rientro alla base di Enrico Mozina.
Play/guardia di 185 centimetri classe 1995, il triestino Mozina è reduce da una stagione e mezza nelle file della Collinare Fagagna, della quale è stato anche il capitano nel 2019/2020: giocatore duttile e capace di giostrare in diversi ruoli, Mozina dopo essere cresciuto al San Vito ed aver anche militato in C Silver con il Bor, nel 2016/2017 approda al Cus Trieste, giocando ben 61 partite con 8.1 punti di media.
Alla Collinare Fagagna, invece, conquista una salvezza nel 2018/2019 e nello scorso anno ha viaggiato a 10.7 punti di media con un “high score” di 15 in singola partita.
“Fresco di laurea magistrale dopo un biennio a Udine – queste le parole di Mozina – sono tornato a Trieste, la mia città natale, accogliendo con entusiasmo la proposta di reindossare la divisa del Cus Trieste. L’affetto dimostratomi dai ragazzi e la dedizione dei coach Pozzecco e Zovatto sono alla base della mia decisione di sposare un progetto ambizioso e ben delineato. Un sentito ringraziamento va infine alla Collinare Fagagna: ogni parola è riduttiva se paragonata all’affetto e alla stima, reciproche, che la società mi ha offerto, nelle vesti del Presidente Colosetti, dell’allenatore Bolla, del dirigente Del Fabbro e di tutti i miei compagni. A loro, il mio più sincero augurio di poter disputare una stagione ricca di soddisfazioni”.
Il play/guardia classe 2001, dopo un'ottima stagione al Basket4Trieste, si unisce al gruppo di Gianluca Pozzecco e Rogelio Zovatto.
Il Cus Trieste targato IS Copy continua a rinforzare il proprio roster, in vista della stagione 2020/2021: il nome “nuovo” nel reparto esterni è uno dei giovani più in luce nella passata stagione in Serie D, ovvero Sasha Vidrini.
Play/guardia di 188 centimetri classe 2001, Vidrini è un giocatore dotato di grande talento e capacità offensive che potrà inserirsi fin da subito nello scacchiere di coach Gianluca Pozzecco.
Dopo le giovanili alla Pallacanestro Vicenza 2012, nella passata stagione ha confezionato un ottimo campionato in Serie D con il Basket4Trieste, società con la quale ha viaggiato a 13.5 punti di media in 11 incontri, con un “high score” di 24 punti in singola partita.
Queste le prime parole di Vidrini in maglia gialloblù: “Appena arrivato qui sono subito stato accolto come già facente parte del gruppo e questo mi ha fatto capire che l’ambiente del Cus Trieste va ben oltre la pallacanestro, cercando di instaurare un rapporto di tipo famigliare. Un altro dei motivi per cui ho deciso di accogliere questa nuova sfida è perché Pozzecco e Zanini mi hanno detto, sin dal primo momento, che qui non mi sarebbe stato regalato nulla. Essendo una persona che ama le sfide e odia perderle volevo mettermi alla prova in un ambiente competitivo e capire come migliorare ulteriormente”.
Con l’arrivo di Vidrini, dopo Gallo e Pecchi sono già tre i volti nuovi dell’IS Copy Cus Trieste, che sta attendendo solamente l’ufficializzazione dell’ammissione al campionato di Serie C e continua a guardarsi intorno sul mercato per completare la rosa al meglio.
La corsa degli universitari, interrotta dall’emergenza Covid-19, è risultata comunque vincente
Gli strascichi sportivi del Coronavirus non sono ancora finiti, al punto che praticamente tutti i campionati, dalla Serie A in giù, non hanno ancora una connotazione definitiva per quanto riguarda le società partecipanti.
Anche le minors non sono esenti da questa situazione e sono di particolare interesse le recenti rinunce al campionato regionale di C Silver del Basket Time “Geatti” Udine e del Bor Trieste: le due società, infatti, hanno già presentato alla FIP Friuli Venezia Giulia la richiesta di riposizionamento in Serie D.
Ci sono quindi già due posti vacanti ed uno di questi verrà preso dal CUS Trieste, come recentemente confermato anche dal Presidente regionale Giovanni Adami. La formazione universitaria, in testa nel girone “Basili” della Serie D al momento dello stop con 17 vittorie in 18 incontri, approda quindi nella serie superiore a ben 23 anni di distanza dall’ultima partecipazione.
“Nell’augurare un rapido ritorno in Serie C a Basket Time e Bor, accogliamo questa notizia con grande soddisfazione.” – ha dichiarato il Dirigente Marco Torbianelli – “La consapevolezza che non si tratta di un merito sportivo dovrà diventare uno sprone per dimostrare di esserci meritati questa opportunità. Attendiamo ora di sapere quando potremo partire, nel frattempo ci stiamo attrezzando adeguatamente per disputare un campionato che si preannuncia particolarmente impegnativo.”
La formazione universitaria, dopo Federico Gallo, aggiunge un altro tassello proveniente dal Breg San Dorligo: accordo raggiunto con il tuttofare classe 1996.
Nuovo colpo per l’IS Copy Cus Trieste: la formazione di Gianluca Pozzecco, dopo l’ingaggio di Federico Gallo, pesca nuovamente dalla Serie C Silver 2019/2020 per rinforzare ulteriormente la propria rosa.
Nell’ottica di perseguire gli obiettivi che includono anche l’ufficializzazione della partecipazione al campionato di Serie C, il team universitario aggiunge alla propria rosa anche Davide Pecchi (ala, 190 cm, 1996), giocatore che nella passata stagione ha difeso i colori del Breg San Dorligo.
Dopo Gallo, quindi, un altro elemento proveniente da Dolina sposa la causa del Cus: cresciuto nel vivaio del Don Bosco Trieste, società con la quale ha esordito nei campionati senior a sedici anni (2012/2013, in Serie D), Pecchi ha giocato con i salesiani fino al 2018/2019, per poi passare nell’ultimo anno al Breg.
Ala multidimensionale capace di giostrare sia sul perimetro che di dare una mano come “4” tattico, Pecchi è un elemento forte fisicamente, che nel 2019/2020 ha disputato 19 incontri in C Silver con la maglia del Breg, viaggiando a 5.3 punti di media con un “high score” di 14 punti in singolo incontro: sarà una pedina importante delle rotazioni per coach Pozzecco, che aggiunge un elemento con esperienza nelle “minors”, avendo già disputato ben sette stagioni in C Silver.
“Dopo una pausa così lunga – queste le parole di Pecchi – sarà certamente bello tornare in palestra: sono molto emozionato per una stagione che spero sarà ricca di soddisfazioni. Nuova società, nuovo tecnico e nuovi compagni di squadra: questi sono stimoli che penso possano portarmi a dare il meglio”.