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Progetto “SPIN - Sport per l’Inclusione”

L'inclusione sociale attraverso la pratica sportiva

 

Il Progetto “SPIN – Sport per l’inclusione” è un progetto cofinanziato dal C.U.S.I. Centro Universitario Sportivo Italiano e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi dell’Avviso 1/2017 per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art.72 del D.Lgs. 3 luglio 2017 n. 117 – Anno 2017.

La finalità principale di tale progetto è la realizzazione dell’inclusione sociale attraverso la pratica sportiva, grazie alla quale atleti disabili hanno la possibilità di partecipare e gareggiare assieme ai normodotati.

Il Progetto “SPIN – Sport per l’inclusione” si è svolto nel corso del 2019 tramite l’azione dei singoli C.U.S. (Centri Universitari Sportivi) aderenti al progetto, nell’ambito del proprio territorio. Il CUS Trieste è stato il referente territoriale del progetto per la Regione Friuli Venezia Giulia.

Lo sport diventa quindi lo strumento ed il mezzo per abbattere (o per lo meno ridurre) barriere fisiche, emotive, relazionali e psicologiche, permettendo così l’inclusione e l’integrazione tra disabili e non e combattendo discriminazioni e pregiudizi.

Citando il grande Nelson Mandela: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno. Parla ai giovani in una lingua che comprendono. Lo sport può portare speranza dove una volta c’era solo disperazione. È più potente di ogni governo nel rompere barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione”.

E’ ormai risaputo che praticare uno sport fa bene alla salute. Lo sport consente ad ogni persona di migliorare le proprie qualità fisiche, di potenziare gli aspetti cognitivi e psichici e di sviluppare competenze socio-relazionali preziose, specialmente nel caso di soggetti disabili. L’individuo che pratica uno sport vede diminuire l’ansia e lo stress e, pertanto, aumentare il benessere emotivo generale. Attraverso il movimento, i soggetti disabili sono quindi in grado di muoversi meglio nello spazio, acquisendo e incrementando le abilità di organizzazione spazio-temporali. Inoltre lo sport produce importanti effetti positivi a livello psicologico: l’attività motoria consente all’atleta con deficit di acquisire maggiore sicurezza non solo verso le cose che fa ma anche verso se stesso, contribuendo ad incrementare la fiducia nelle proprie potenzialità.

Il Progetto “SPIN – Sport per l’inclusione” promosso dal CUS Trieste si è sviluppato su due filoni principali: la realizzazione della pratica sportiva inclusiva dello Showdown e l’organizzazione di un convegno di carattere scientifico-divulgativo per sensibilizzazione l’opinione pubblica sull’importante tema dello sport e disabilità.

Pratica sportiva dello Showdown

Lo Showdown è uno sport regolato in Italia dalla FISPIC – Federazione Italiana Sport Paraolimpici per Ipovedenti e Ciechi, e praticato da giocatori non vedenti e ipovedenti e sempre più frequentemente anche da giocatori vedenti bendati. Gli incontri di Showdown vengono disputati tra due giocatori su un tavolo rettangolare, con angoli arrotondati, che ad ogni estremità possiede un'area di porta. Al centro del tavolo vi è uno schermo centrale che divide il tavolo da gioco in due parti uguali, lasciando uno spazio di 10 cm di altezza dal piano del tavolo per il passaggio della palla. I giocatori utilizzano racchette di legno con le quali colpiscono una palla di plastica dura del diametro di 6 cm. Nel muoversi la palla sonora produce un suono in modo tale da poterne percepire la direzione e la velocità. Lo scopo del gioco è lanciare la palla nella porta dell'avversario facendola passare prima sotto lo schermo centrale. Il vincitore è colui che raggiunge per primo il punteggio di 11 con uno scarto di 2 punti. Detto criterio vale fino al punteggio di 16 pari, dopo di che vince colui che mette a segno il 17° punto.

Nel corso dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2019 è stato offerto agli atleti disabili un percorso di preparazione tecnica e fisica per la pratica sportiva dello Showdown. Sono stati realizzati tre appuntamenti agonistici che hanno avuto luogo nella mattinata del 19 ottobre, 16 novembre e 14 dicembre 2019 all’interno degli spazi attrezzati presso l’Istituto Regionale Rittmeyer Per I Ciechi. L'attività ha visto la partecipazione di atleti ciechi/ipovedenti (tra i quali studenti e dipendenti dell'Università degli Studi di Trieste), di atleti normodotati (in prevalenza studenti dell'Università degli Studi di Trieste) e anche di personale universitario appartenente al corpo docente.

Convegno su sport e disabilità

Il convegno scientifico e divulgativo aperto al pubblico, fortemente incentrato sui temi dello sport integrato e della disabilità, si è tenuto il 26 novembre 2019 a Trieste, presso un’aula all’interno del campus universitario, messa gentilmente a disposizione dall’Università degli Studi di Trieste, ed ha visto la partecipazione di numerosi relatori: il Prof. Tiziano Agostini (Presidente del C.U.S. Trieste); la Prof.ssa Elena Bortolotti (Delegata del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trieste sulle politiche per l'inclusione dei bisogni speciali); la Prof.ssa Elena Gianello (ASD Calicanto ONLUS); il Prof. Tullio Giraldi (Università degli Studi di Trieste); la Dott.ssa Elena Weber (Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi); il Dott. Giulio Pituzzi (Polisportiva Fuoric’entro – Bazinga Baskin); la Dott.ssa Chiara Beccalli (Polisportiva Fuoric’entro - Progetto GOAL); la Dott.ssa Annalisa Zovatto (Cooperativa Sociale "Trieste Integrazione" a Marchio Anffas Onlus).

Nel corso del convegno sono stati trattati diversi temi tra cui ricordiamo: la disabilità nel mondo scolastico e la lotta contro le discriminazioni; i benefici dello sport per i soggetti disabili, sia in termini di miglioramento dello stato di salute fisica sia per quanto riguarda il benessere emotivo e psicologico; la pratica sportiva della vela per i disabili; lo sport come strumento per favorire l’inclusione tra soggetti disabili e quelli normodotati; alcune esperienze di sport integrato e disabilità visiva; lo sport integrato e la cooperazione internazionale; l’esperienza del Baskin (Basket integrato), sport che si ispira al basket ma con regole differenziate a seconda del grado di abilità degli atleti.

Ci piace ricordare che, a seguito della partecipazione al suddetto convegno, alcuni studenti universitari si sono avvicinati al mondo della disabilità, iniziando a collaborare come volontari in alcune associazioni sportive locali che operano a favore dei disabili, a dimostrazione che il tema affrontato e le modalità di promozione attivate dal C.U.S. Trieste hanno avuto un forte impatto e coinvolgimento tra i giovani.

Ringraziamenti

“Last but not least” come dicono gli Inglesi, cogliamo l’occasione per ringraziare tutti gli Enti, i partner territoriali, i collaboratori ed i volontari che hanno reso possibile l’organizzazione e la realizzazione del presente progetto. In questa sede desideriamo citare i principali soggetti coinvolti:

C.U.S.I.

In qualità di promotore e co-finanziatore del Progetto SPIN

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

In qualità di promotore e co-finanziatore del Progetto SPIN

Università degli Studi di Trieste

Per il sostegno, la diffusione dei contenuti del progetto tramite i propri canali istituzionali di comunicazione, e la concessione della sala per il convegno

ASD Nuova Pesistica Triestina

Per la gestione ed il coordinamento di allenamenti e appuntamenti agonistici

Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi

Per gli spazi sportivi utilizzati per gli appuntamenti di gara

ASD CUS Udine

Per la diffusione della proposta progettuale nell'ambito dell'Università degli Studi di Udine e territorio

ASD Polisportiva Fuori C'Entro

Per la collaborazione per la diffusione del progetto nei contesti dello sport per disabili e per la realizzazione del convegno

Cooperativa Sociale "Trieste Integrazione" a Marchio Anffas Onlus

Per la collaborazione per la diffusione del progetto nei contesti dello sport per disabili e per la realizzazione del convegno

ASD Calicanto

Per la collaborazione per la diffusione del progetto nei contesti dello sport per disabili e per la realizzazione del convegno

 

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